lunedì 29 agosto 2011

pastello ad olio su cartone telato
agosto 2011

continua la serie dell'occhio

senza titolo
pastello ad olio su cartone telato
agosto 2011




il mio lavoro sull'occhio continuerà, ogni volta che ne sentirò l'esigenza, ogni volta  che gli occhi trasmettono qualcosa, correrò a fissarli in una immagine, per racchiudere quella emozione, quella sensazione e farne qualcosa d'altro.

venerdì 26 agosto 2011

oltre

olio su cartone telato
2006-2007


libertà

pastello a olio su foglio di rivista incollato su carta
maggio 2011


disegno a carboncino su carta
maggio 2011



mercoledì 24 agosto 2011

per sempre.




Ciao Amy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!





giovedì 18 agosto 2011

contro l'antiarte e l'antivita

Compro una rivista oggi pomeriggio.
Si chiama Inside Art.
Tra articoli vari uno colpisce in particolare suscitando un senso di disgusto che  forse da tempo non provavo allo stesso livello, nonostante di cose disgustose ne vedo ogni giorno in giro.
Hermann Nitsch, che non mi va di chiamare artista, con la sua Action 130 è riuscito a meritarsi 4 pagine intere, forse l'articolo più esteso della rivista, ma addirittura è riuscito a trovare spazio alla Biennale!!!
Sono senza parole... l'happening è qualcosa di veramente schifoso, che chi scrive questo articolo si prende la briga di chiamare opera d'arte. Una orrendo e lugubro svolgersi di azioni raccapriccianti che coinvolgono persone che sono capaci di riuscire ad eccitarsi in un mare di sangue e gesti che pure vengono descritti con entusiasmo ( e con parole degne di una rivista porno, ma di basso livello) dalle ragazze ,amanti che hanno partecipato all'impiastro di orgia sangue che viene definito "teatro delle orge e dei misteri".
Riporto le parole della ragazza coinvolta: "...Mi sono sentita veramente viva  e questa è l'essenza di Nitsch; qualsiasi cosa tu faccia, in qualsiasi momento tu sia, vivi la tua vita al massimo in tutti i suoi aspettie, più importante, ti diverti facendolo..."
Delle tante frasi di questa "gentile eroina", riporto soltanto queste, perchè le altre sinceramente preferisco non scriverle, come preferisco non pubblicare sul mio blog nessuna delle foto pubblicate invece a pagina intera su questa rivista, che, tra l'altro ,non si è nemmeno degnata di fare una critica a tale scempio.

Ma d'altronde queste forse sono le parole che più contano di tutto il resoconto della giovane ragazza, perchè ci fanno capire che in questa società malata, ci sono persone che fanno cose malate e vanno alla biennale, ma ci sono altrettanto persone che riescono a pensare che per vivere appieno la propria vita bisogna rendersi complici di tali perversoni.
In una società d'altronde, che ci offre continuamente, quotidianamente attraverso i mass media, che non sono fruiti da una cerchia di persone come le riviste d'arte, ma da una MASSA di persone come esplica la parola stessa mass-media, una valanga di immagini ai limiti tra il porno, il violento, il macabro, il perverso, anche solo guardando il telegiornale (il quale dovrebbe informarci  e invece ci bombarda di ipocrisie senza mai omettere di far vedere scene che potrebbe anche gentilmente non sbatterci in faccia a tutte le ore).... non mi sorprende che possa meritare tanto spazio una tale bassezza.
L'arte contemporanea non deve essere un mondo idilliaco, privo di crudezze, o almeno non solo, perchè noi non viviamo in un tale mondo idilliaco ed illuderci di questo non sarebbe utile a nessuno.
E' per questo che l'arte contemporanea urla, grida, denuncia spesso, e deve farlo, o almeno, deve fare anche questo, se vuole.
Ma un conto è questo, un conto è azzerare ogni valore umano e assecondare la bruttezza di questa società, il suo malessere, assecondarlo dico, non denunciarlo...

Penso alle utopie artistiche di personaggi come Mondrian, o Malevic, che nella storia dell'arte hanno portato valori all'umanità che ancora adesso, vanno presi come modello, e come esempio di cosa l'arte può fare, perchè tra le tante cose , infinite che l'arte può fare, può insegnarci valori.
Quello che questo fantomatico Hermann Nitsch non fa.
Cosa è la sua,una provocazione? cosa provoca, in che modo? cos'è una denuncia, una critica, uno sfogo????
Non lo so... secondo me è solo un sintomo, ma non delle fine dell'arte, perchè questa frase è stata detta tante volte, ma io non la dirò mai, l'arte non può finire, può solo cambiare.
E' il sintomo della società malata.

Ecco , la mia prima, feroce critica del mio percorso storico artistico.
e la firmo,
Anna Di Matteo.

mercoledì 17 agosto 2011

venerdì 12 agosto 2011

riflessione sull'occhio

agosto 2011


Questo lavoro è nato da una riflessione sull'occhio.
C'è stato un periodo, in cui ho pensato spesso a quante cose possiamo fare solo con questa parte del nostro corpo umano.
A volte banalizziamo certe parti del corpo, ma ognuna di esse, vale molto di più di ciò che apparentemente sembra.
Ognuno di noi, secondo il mio parere, magari anche senza saperlo, concentra la forza del suo spirito interiore in una parte in particolare di sè, questo ovviamente potrebbe variare anche a seconda delle proprie condizioni fisiche, ma può essere semplicemente una predisposizione naturale.
Io ho riflettuto sul fatto che con i miei occhi ho sempre fatto tantissimo, non li ho mai usati solo come uno strumento, ma come una parte di me che vive di vita propria e produce vita, e col tempo ne ho acquisito più consapevolezza.
Con gli occhi, in realtà trasformo la realtà, la sento, la vivo, con gli occhi mi sono innamorata, sono rinata, a volte mi sono nascosta, ingannata...e tanto altro.


sabato 6 agosto 2011

Lo sapevo,
mi sono innamorata di un amore nuovo, infinito
 è per una terra : la Puglia.
fantastica, dalla A alla Z
 la gente, l'odore, il sapore delle cose, il colore delle cose, i colori del mare, i paesaggi.
Distese di ulivi,
trulli,
ragazzi in motorino senza casco,
ragazze con i capelli corti,
 due ragazze in spiaggia che sfidano il mondo baciandosi e toccandosi davanti a tutti,
alcuni ridono, altri mormorano,
altri come noi
guardano il mondo con occhi semplici.... fanno il bagno nella meraviglia.
Che meraviglia, che ineffabile meraviglia...
la notte non viene mai in Salento, è pieno di giovani, alcuni lavorano stachi
 instancabili
 altri sono in vacanza e si divertono,
ci si confonde tutti insieme.
La gente ti ferma per strada e ti parla senza conoscerti,
ti spiega cosa si mangia di buono nella loro terra, quanto ancora c'è da vedere, e ancora e ancora...
le anziane con la sedia ai piedi della loro soglia di casa con un gatto in braccio,
 hanno gli occhi profondi e lo sguardo infinito
 ti prende dentro l'anima come un risucchio... quanta vita raccontata negli sguardi
delle anziane e degli anziani di Ostuni.
Ostuni, la città bianca, è bianca per davvero e magica per davvero!
ci si perde nei vicoli,
tutte le stradine intrecciate come in un labirinto... poi a un certo punto ti affaci vedi il mare
e quella meravigliosa distesa di ulivi sotto di te... e
 tu chi sei??
Saluto Giuseppe, artista brindisino,
gli artisti di strada... che colorano le notti della città bianca facendo ridere la gente.
La Pizzica, un vortice di colori corpi e suoni che danzano vorticosamente facendo impazzire il tuo cuore.


Dovrei parlare per ore... per raccontare tutto, questo è solo un assaggio, ma ho raccolto tanto materiale e tante ispirazioni che presto parleranno più di ogni parola che sto scrivendo...almeno è quello che spero.
in viaggio

nel momento

museo Pino Pascali, Polignano A Mare

i colori ad Ostuni

la solita passione

dolce deriva

Polignano A Mare

lentezza

acquedotto Pugliese
-Salento estate 2011-