martedì 20 dicembre 2011

istallazione al Macro di Roma io ed Ely
(prima di lavorare come volontarie alla Biennale al Macro)


Solo l'arte contemporanea ce li regala questi sorrisi, che nascono dalla sorpresa di poter giocare in spazi che non sarebbero altrimenti adibiti al gioco, come un Museo.
Solo l'arte, che è il nostro mondo, ma la cultura in generale ci permette di restare ancorati e salvi e di non naufragare insieme a tutto quello che invece affonda, inevitabilmente nel calderone delle banalità e delle volgarità, e delle ingiustizie che succedono nel mondo.
E quel sorriso, così soltanto è un sorriso che può contare, costruire, forte del fatto che qualsiasi cosa accada, non cambierà, non scenderà a compromessi, perchè non può farlo, è troppo sincero, troppo pulito.
Se ci volete, vi dobbiamo piacere come siamo, noi non siamo gente disposta a farci riplasmare per piacere a a una società, che poi è  irreparabilmente sporca.
Siamo noi,e lo saremo sempre:
Nina, Ely, Sabry, Annì.



a tutte voi e all'arte.









venerdì 25 novembre 2011

l'arte è libera
deve essere libera e libera e libera
sempre libera
non intrappolata
nè in una ideologia
nè in una tradizione
nè nell' idea del progresso
senza capire questo si sarà sempre lontani dall'arte

l'uomo deve essere libero
l'artista non è altro che un uomo
che si esprime con altri mezzi
più vicini all'anima
e forse più vicini alla luce

ma non esiste una verità
non esiste un confine

esiste solo vita che vibra
e nelle vene insieme al sangue
scorre immaginazione
e gli occhi sono sempre aperti

gli occhi sono dentro
e sono anche fuori
sono aperti

e sono anche chiusi

sono liberi
come libera è l'anima
che si manifesta nella creazione

performance al Macro di Testaccio
                 

sabato 12 novembre 2011

Clauio Verna alla galleria MaraCoccia.







Si è svolta ieri l'inaugurazione della nuova mostra alla Galleria Mara Coccia, che vede protagonista l'artista Claudio Verna fino al 21 Gennaio 2012.
A guardare le opere esposte sembra di sentire le vibrazioni dei colori, per potersi immergere totalmente nella dimensione di questi.
E' una sensazione di pace, e anche di libertà. La libertà di potersi sempre esprimere, di poterlo sempre fare con i mezzi che l'artista è libero di scegliere, in questo caso la pittura.

Le opere esposte sono tele di diverse dimensioni, in colori acrilici, di carattere astratto, in cui la caratteristica  di una quasi impercettibilità del gesto dell'artista, resa possibile grazie al tipo di colore che differentemente dalla pittura ad olio, più materica, dà l'impressione di un carattere universale della pittura.
Come se attraverso queste pitture si potesse infondo accedere, guardandole, non tanto a uno spazio individuale dell'artista, quanto a quello universale dell'emozione umana, attraverso le sole vibrazioni del colore, che talvolta è chiaro e leggero, talvolta si fa scuro, nero e poco rassicurante (Corrusco), o di un blu profondo.
Alcune tele presentano  dei  segni, come contaminazioni della realtà e della esperienza all'interno dell'astrazione, segni che ricordano sempre dei valori più universali che individuali, come  crocette impercettibili (Invisibili illuminazioni), o delle linee che possono formare angoli ( Stravagante 3 ), o segni come trame nel colore stesso che danno alla tela un movimento (Controluce)
Non c'è nulla di definitivo, le atmosfere sono rarefatte, le fasce di colore si possono contaminare e "sporcare"con tracce di altro colore (Corrusco),  o ancora sembra che il colore possa espandersi in uno spazio immaginario infinito (Colori evocati), ed evocare misteriose zone della coscienza (Valore aggiunto).

Attraverso questa mostra l'artista Claudio Verna eleva il valore della pittura e del colore, in una dimensione "altra"  e sempre attuale.






Anna Di Matteo.



martedì 25 ottobre 2011

al Macro di Via Nizza,
Anna passeggia tra le opere.









perchè amiamo queste cose?
perchè le abbiamo scelte? o perchè loro hanno scelto noi?
Quando ami queste cose, vivi sempre un pò in sospensione, tra la realtà reale, e una realtà altra, una nuova realtà.

Noi amiamo l'arte contemporanea perchè indaga la labilità dell' esistenza, il suo essere sempre indefinita, mai indelebile, mai stretta.
Noi l'amiamo forse perchè dentro di noi nulla è mai definito, mai indelebile, mai stretto
Perchè anche noi siamo così, abbiamo bisogno di libertà. Una libertà che per noi è sacra e inviolabile.
Una libertà che per noi è tutto e che è per noi un bene comune.

domenica 23 ottobre 2011


sono arrabbiata, incazzata, ma non so nemmeno con chi.
Questo ultimo periodo succedono troppe cose che mi fanno incazzare... e sapere che questo sorriso non sorriderà più è una di quelle.
Rabbia, rabbia, rabbia.
Penso a tutte le volte che l'ho visto sullo schermo e facendo la scema dicevo - quanto è bono, quanto è bello con quei capelli... e tutti che mi dicevano che ho dei gusti strani...ma io lo trovavo bellissimo.
Questo sorriso lo metto qui...così ogni tanto me lo riguarderò... ma sinceramente sono tanto scioccata e confusa che ancora non credo che non ci sia più...è uno scherzo vero?
Ciao bello!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 19 ottobre 2011

meretrix

meretrix
penna e acrilico su carta
ottobre 2011




non so bene cosa voglia dire questo disegno, esprime un senso di sdegno per quello che succede in questo paese,
ho voluto concedere al mio sdegno anche i tratti di un nudo femminile, una cortigiana, che ho chiamato Meretrix.
Forse perchè L'Italia sembra un pò una meretrix ora come ora
da parecchio tempo...
...ma è pur sempre un bellissimo paese,
seducente per le sue bellezze
che da sempre accoglie gente da ogni mondo
che viene a vsitare le sue bellezze...
c'è chi si innamora di lei...
c'è chi invece la usa,
la maltratta
la calpesta
c'è chi vorrebbe cambiarla


...
chissà.



comunque questo è solo un disegnino che ho fatto mentre aspettavo l'ora della cena...dopo aver visto un quadro un nudo di Corot.





lunedì 17 ottobre 2011

alcune parole sulla manifestazione del 15 ottobre 2011.

penso che:

-  viviamo in una società da cambiare, da ricostruire, ma la ricostruzione richiede maturità e itelligenza.

-  la maturità e l'intelligenza  non si sposano bene con la violenza gratuita che più che una contestazione è uno sfogo.

- ma noi vogliamo contestare, ricostruire ... o semplicemente sfogarci??

- bisogna fare attenzione a non cadere nella trappola , a non finire per fare parte di quella stessa felcia che ha  portato alla degenerazione della massa, altrimenti non saremo più una distinzione, una controcultura ( quello che dovremmo essere), ma soltanto un risvolto sinistro anche se opposto della stessa società a cui ci ribelliamo, un'altra faccia si, ma della stessa medaglia malata e marcia.

- la ricostruzione in una società che non ti ascolta può generare dei conflitti, questo si.
   ma il conflitto deve essere un conflitto di senso, e che senso ha bruciare macchine, bruciare le auto delle       forze dell'ordine è uno sfogo di rabbia si. Ma non è di più.
  Non è la rivoluzione.
  La rivoluzione prenda di mira altre sedi, mira più in alto, e non si nutre solo di rabbia ma anche di speranza.

venerdì 14 ottobre 2011

Pino Pascali.bella ciao.

Pino Pascali, Cannone Bella Ciao, 1965.
Realizzato con materiali di recupero.

Pino Pascali, giocava con le forme, costruiva sensi, significati,  costruiva realtà, e ancora,  le riproduceva,
il gioco nella sua arte era quasi tutto.
La serie delle armi, ricostruisce con materieli di recupero, quelle che sembrano armi vere, ma non lo sono.
Le armi di Pino sono finte, ludiche, mitiche, non sparano.
Ma parlano, parlano della vita, degli anni '60, della guerra, delle rivoluzioni nell'arte, e non solo.

giovedì 13 ottobre 2011

due miei nuovi lavori


senza titolo
ottobre 2011
tecnica mista


ottobre 2011
acrilico su cartone


martedì 11 ottobre 2011

omaggio a Kounellis



Mi piacciono le sue parole, sincere, pure, il suo sguardo così interiore
la grandezza infinita nella semplicità.

domenica 9 ottobre 2011

In realtà non credo ci sarà mai un vero conflitto tra il mio spirito creativo e la mia sete di conoscenza.
Anzi, credo che l'uno non potrebbe esistere senza l'altro, le due cose si compensano e si nutrono a vicenda.
Lo spirito artistico ce l'ho dentro, mio papà quando ero piccola mi faceva sempre disegnare, colorare, un pò come fanno tutti i bambini, però a me piaceva molto.
Da piccola le prime poesie che ho letto sono state quelle nel diario segreto di mio fratello Tony, e lui era adolescente quando le scriveva...
ho iniziato a fare queste cose in maniera naturale, erano gia dentro di me, le ho solo tirate fuori, e ancora nemmeno sono uscite bene!
Ma queste cose sono cose normali per me, non entrano in conflitto con il mio studio...
io voglio fare storia dell'arte!!
Credo nell'arte, profondamente, è un CREDO per me.
IO CREDO NELLA STORIA DELL'ARTE, NELL'ARTE.
NELL'ESPRESSIONE UMANA,
NELLA LIBERTà DI ESPRESSIONE UMANA,
NELLA BELLEZZA DELLA LIBERTà.


ecco la mia preghiera...

domenica 2 ottobre 2011

riflessioni...

Non sono sempre soddisfatta di ciò che creo...
a volte mi arrovello per giorni sulla stessa cosa
peggiorando soltanto la situazione.
Succede soprattutto quando quello che faccio è troppo legato.
Se mi ispiro troppo a qualcuno, viene sempre fuori qualcosa che non sento mio, che non mi appaga.
Sono felice solo quando l'ipirazione è più libera, quando viene da dentro di me.

senza titolo

acrilico e olio su tela
ottobre 2011

sabato 24 settembre 2011

una nuova scoperta: Vincenzo Rulli

Vincenzo Rulli,
"cinque esercizi per diventare un' imperatore ideale"
alla Galleria MaraCoccia
via del Vantaggio 46/a
dal 23 settembre al 31 ottobre
orario 11:00 / 14:00
          15:30/ 19:30
chiuso lunedi e festivi

     

Una mostra ben allestita, ben curata, ben illuminata nella piccola Galleria di Roma, vicino Piazza del Popolo, che vede protagonista un artista giovane e  all'avanguardia, Vincenzo Rulli, nato a Roma nel 1980 e diplomato all'accademia di Belle Arti di Roma.
La mostra propone una riflessione sul tema tradizionale di identità e potere, che l'artista si è divertito a dissacrare con l'intenzione di divertire anche noi , attraverso cinque opere, istallazioni di tipo concettuale ma che giocano anche con la cinetica, quindi suono, movimento, rumore e ironia.
In "Senza Tito"ad esempio , ci imbattiamo in un braccio proteso in saluto romano che "fuoriesce" dalla parete, che però sostiene il movimento continuo di uno yo-yo, come riaffermazione continua del proprio ego.

Molto interessante questa mostra, sono rimasta colpita dalla capacità e dall'ingegno sia tecnico che mentale di questo giovane artista, che mi ha detto personalmente : l'importante è che vi divertiate!
E io mi sono proprio divertita, quindi complimenti!
E andate a vedere numerosi questa mostra se potete, l'ingresso è gratuito, il divertimento è assicurato, ed oltre al divertimento è assicurata, non ultima,  la riflessione.

Nina-

chiarimenti sul mio "abbattimento di colori"

Mi è stato chiesto come mai nei miei ultimi lavori ho improvvisamente abbassato vertiginosamente
la gamma cromatica, privilegiando colori quasi trasparenti al limite della percettibilità che quasi danno l'apparenza di non finito o addirittura "grezzo".

Ne ho sentito l'esigenza.
In questo particolare momento della vita, di crescita e cambiamento, molte certezze sono svanite, altre si sono trasformate e nulla è definitivo, nulla è nitido e ci sono nuove meraviglie in arrivo.
Ho sentito l'esigenza di abbandonare il colore e di creare una trasparenza per esprimere il senso di instabilità di certe fasi della vita, o della vita in generale, la vita come un flusso trasparente ma misterioso e inafferrabile.

Nello schiarimento dei colori c'è sia il mio bisogno proprio visivo, di ritrovare chiarezza e leggerezza di fronte ai miei occhi quasi per un riscatto dal kaos.
Ma nello stesso tempo la trasparenza riflette anche un pò quel kaos, nel senso di ineffabilità della vita, di certe grandi fasi della vita, che non hanno un colore adatto ad esprimerle veramente, ma solo un senso di grandezza e di infinito.


Spero di rendere più avvicinabili i miei ultimi lavori con questo piccolo chiarimento.
L'arte deve essere accessibile a tutti, chi non ha l'occhio e la mente allenati a percepirla, va guidato dolcemente e portato ad essere in grado di meravigliarsi e stupirsi di fronte ad essa come di fronte alla vita.

un abbraccio,
Nina.

martedì 20 settembre 2011

giovedì 15 settembre 2011

acrilico e olio su tela
settembre 2011




probabilmente dovrò rifinire questo lavoro successivamente, per ora voglio  mostrare  il suo nascere.

mercoledì 14 settembre 2011

contemporary society- riflessione.

non so come fanno alcune  persone a vivere a metà
senza porsi mai domande o dubbi
nel loro microcosmo
ignorando il mondo... ignorando cosa c'è oltre...
vedo tante persone vivere così, immerse completamente
nella banalità delle apparenze,
pronti per essere esposti in una vetrina e classificati.
Vivere  a metà,
senza respirare l'aria pura
senza guardarsi dentro
è dentro di noi il mondo
non bisogna mai farsi tappare gli occhi e le orecchie da questa società
che ci vuole sordi, muti, ignoranti e belli.
Sempre belli, sorridenti e ubriachi.
Sempre fatti e sempre confezionati.


Contemporary society.

essere...

cos'è l'arte?
qualcosa che scuote la mia anima,
e la commuove profondamente...
è il mio momento,
è il momento in cui sono libera
è il momento in cui io sono io, e anche altro da me
e lontano da qui
è il momento più vero e sincero.


                                      Essere
per me è importante essere
essere dentro di me
essere viva
essere prima di apparire
                       sentire
prima di capire.

Non ho bisogno di altro per essere felice
che essere qui e sentirmi
                                             sotto la pioggia di essere

mercoledì 7 settembre 2011

contemporary society

"Contemporary society"
acrilico e collage (pezzi di scontrino)
su cartone
-agosto 2011-

lunedì 29 agosto 2011

pastello ad olio su cartone telato
agosto 2011

continua la serie dell'occhio

senza titolo
pastello ad olio su cartone telato
agosto 2011




il mio lavoro sull'occhio continuerà, ogni volta che ne sentirò l'esigenza, ogni volta  che gli occhi trasmettono qualcosa, correrò a fissarli in una immagine, per racchiudere quella emozione, quella sensazione e farne qualcosa d'altro.

venerdì 26 agosto 2011

oltre

olio su cartone telato
2006-2007


libertà

pastello a olio su foglio di rivista incollato su carta
maggio 2011


disegno a carboncino su carta
maggio 2011



mercoledì 24 agosto 2011

per sempre.




Ciao Amy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!





giovedì 18 agosto 2011

contro l'antiarte e l'antivita

Compro una rivista oggi pomeriggio.
Si chiama Inside Art.
Tra articoli vari uno colpisce in particolare suscitando un senso di disgusto che  forse da tempo non provavo allo stesso livello, nonostante di cose disgustose ne vedo ogni giorno in giro.
Hermann Nitsch, che non mi va di chiamare artista, con la sua Action 130 è riuscito a meritarsi 4 pagine intere, forse l'articolo più esteso della rivista, ma addirittura è riuscito a trovare spazio alla Biennale!!!
Sono senza parole... l'happening è qualcosa di veramente schifoso, che chi scrive questo articolo si prende la briga di chiamare opera d'arte. Una orrendo e lugubro svolgersi di azioni raccapriccianti che coinvolgono persone che sono capaci di riuscire ad eccitarsi in un mare di sangue e gesti che pure vengono descritti con entusiasmo ( e con parole degne di una rivista porno, ma di basso livello) dalle ragazze ,amanti che hanno partecipato all'impiastro di orgia sangue che viene definito "teatro delle orge e dei misteri".
Riporto le parole della ragazza coinvolta: "...Mi sono sentita veramente viva  e questa è l'essenza di Nitsch; qualsiasi cosa tu faccia, in qualsiasi momento tu sia, vivi la tua vita al massimo in tutti i suoi aspettie, più importante, ti diverti facendolo..."
Delle tante frasi di questa "gentile eroina", riporto soltanto queste, perchè le altre sinceramente preferisco non scriverle, come preferisco non pubblicare sul mio blog nessuna delle foto pubblicate invece a pagina intera su questa rivista, che, tra l'altro ,non si è nemmeno degnata di fare una critica a tale scempio.

Ma d'altronde queste forse sono le parole che più contano di tutto il resoconto della giovane ragazza, perchè ci fanno capire che in questa società malata, ci sono persone che fanno cose malate e vanno alla biennale, ma ci sono altrettanto persone che riescono a pensare che per vivere appieno la propria vita bisogna rendersi complici di tali perversoni.
In una società d'altronde, che ci offre continuamente, quotidianamente attraverso i mass media, che non sono fruiti da una cerchia di persone come le riviste d'arte, ma da una MASSA di persone come esplica la parola stessa mass-media, una valanga di immagini ai limiti tra il porno, il violento, il macabro, il perverso, anche solo guardando il telegiornale (il quale dovrebbe informarci  e invece ci bombarda di ipocrisie senza mai omettere di far vedere scene che potrebbe anche gentilmente non sbatterci in faccia a tutte le ore).... non mi sorprende che possa meritare tanto spazio una tale bassezza.
L'arte contemporanea non deve essere un mondo idilliaco, privo di crudezze, o almeno non solo, perchè noi non viviamo in un tale mondo idilliaco ed illuderci di questo non sarebbe utile a nessuno.
E' per questo che l'arte contemporanea urla, grida, denuncia spesso, e deve farlo, o almeno, deve fare anche questo, se vuole.
Ma un conto è questo, un conto è azzerare ogni valore umano e assecondare la bruttezza di questa società, il suo malessere, assecondarlo dico, non denunciarlo...

Penso alle utopie artistiche di personaggi come Mondrian, o Malevic, che nella storia dell'arte hanno portato valori all'umanità che ancora adesso, vanno presi come modello, e come esempio di cosa l'arte può fare, perchè tra le tante cose , infinite che l'arte può fare, può insegnarci valori.
Quello che questo fantomatico Hermann Nitsch non fa.
Cosa è la sua,una provocazione? cosa provoca, in che modo? cos'è una denuncia, una critica, uno sfogo????
Non lo so... secondo me è solo un sintomo, ma non delle fine dell'arte, perchè questa frase è stata detta tante volte, ma io non la dirò mai, l'arte non può finire, può solo cambiare.
E' il sintomo della società malata.

Ecco , la mia prima, feroce critica del mio percorso storico artistico.
e la firmo,
Anna Di Matteo.

mercoledì 17 agosto 2011

venerdì 12 agosto 2011

riflessione sull'occhio

agosto 2011


Questo lavoro è nato da una riflessione sull'occhio.
C'è stato un periodo, in cui ho pensato spesso a quante cose possiamo fare solo con questa parte del nostro corpo umano.
A volte banalizziamo certe parti del corpo, ma ognuna di esse, vale molto di più di ciò che apparentemente sembra.
Ognuno di noi, secondo il mio parere, magari anche senza saperlo, concentra la forza del suo spirito interiore in una parte in particolare di sè, questo ovviamente potrebbe variare anche a seconda delle proprie condizioni fisiche, ma può essere semplicemente una predisposizione naturale.
Io ho riflettuto sul fatto che con i miei occhi ho sempre fatto tantissimo, non li ho mai usati solo come uno strumento, ma come una parte di me che vive di vita propria e produce vita, e col tempo ne ho acquisito più consapevolezza.
Con gli occhi, in realtà trasformo la realtà, la sento, la vivo, con gli occhi mi sono innamorata, sono rinata, a volte mi sono nascosta, ingannata...e tanto altro.


sabato 6 agosto 2011

Lo sapevo,
mi sono innamorata di un amore nuovo, infinito
 è per una terra : la Puglia.
fantastica, dalla A alla Z
 la gente, l'odore, il sapore delle cose, il colore delle cose, i colori del mare, i paesaggi.
Distese di ulivi,
trulli,
ragazzi in motorino senza casco,
ragazze con i capelli corti,
 due ragazze in spiaggia che sfidano il mondo baciandosi e toccandosi davanti a tutti,
alcuni ridono, altri mormorano,
altri come noi
guardano il mondo con occhi semplici.... fanno il bagno nella meraviglia.
Che meraviglia, che ineffabile meraviglia...
la notte non viene mai in Salento, è pieno di giovani, alcuni lavorano stachi
 instancabili
 altri sono in vacanza e si divertono,
ci si confonde tutti insieme.
La gente ti ferma per strada e ti parla senza conoscerti,
ti spiega cosa si mangia di buono nella loro terra, quanto ancora c'è da vedere, e ancora e ancora...
le anziane con la sedia ai piedi della loro soglia di casa con un gatto in braccio,
 hanno gli occhi profondi e lo sguardo infinito
 ti prende dentro l'anima come un risucchio... quanta vita raccontata negli sguardi
delle anziane e degli anziani di Ostuni.
Ostuni, la città bianca, è bianca per davvero e magica per davvero!
ci si perde nei vicoli,
tutte le stradine intrecciate come in un labirinto... poi a un certo punto ti affaci vedi il mare
e quella meravigliosa distesa di ulivi sotto di te... e
 tu chi sei??
Saluto Giuseppe, artista brindisino,
gli artisti di strada... che colorano le notti della città bianca facendo ridere la gente.
La Pizzica, un vortice di colori corpi e suoni che danzano vorticosamente facendo impazzire il tuo cuore.


Dovrei parlare per ore... per raccontare tutto, questo è solo un assaggio, ma ho raccolto tanto materiale e tante ispirazioni che presto parleranno più di ogni parola che sto scrivendo...almeno è quello che spero.
in viaggio

nel momento

museo Pino Pascali, Polignano A Mare

i colori ad Ostuni

la solita passione

dolce deriva

Polignano A Mare

lentezza

acquedotto Pugliese
-Salento estate 2011-

venerdì 22 luglio 2011


Domani parto.Per la puglia, Ostuni.
ho fatto le valigie, per un pò di tempo non potrò aggiornare il blog.
Ma ho un sacco di cose nuove da mettere in futuro, ho fatto molti progetti, per nuovi lavori.
Artisticamente è per me un periodo fertile, i miei occhi non smettono mai di vedere nella realtà che mi circonda, nuove realtà, mie soltanto, ma da regalare agli occhi degli altri, per quei pochi che poi vedono ciò che faccio... ma non importa.
Se non potessi fare questo, sarebbe peggio.
Quando dipingo, quando anche soltanto penso una nuova idea, sento di essere nel momento, nel mio momento, sento di essere PRESENTE. di quella presenza che spesso invece ci abbandona, quasi sempre in realtà. Come ha detto una volta una grande persona che ho conosciuto, nella vita quotidiana noi non siamo presenti, facciamo continuamente cose, spesso ripetendone alcune monotonamente, o comunque ci muoviamo nel frenetico ritmo che richiede di fare anche cose contemporaneamente, quasi mai di conseguenza siamo realmente presenti, interamente presenti in ciò che stiamo facendo, oppure con chi stiamo ascoltando...siamo li, ma siamo anche in tanti altri posti con la nostra mente.
Ecco: quando creo, le mie piccole e umili idee, visibili a pochi, mi permettono di essere presente, di sentire le vibrazioni, tutto il mio corpo e tutta la mia mente sono lì e da nessuna altra parte nello stesso istante. La mente è ferma, e il corpo riassume la sua funzione di essere corpo, per davvero, non solo uno strumento che mi permette di fare una cosa piuttosto che un 'altra perchè quando creo uso corpo e mente, insieme in maniera inscindibile.
Questi mesi ho approfondito la conoscenza di persone meravigliose, che mi hanno dato veramente piu di quello che immaginavo, e contnuano ad arricchirmi, e enche loro sono state per me come un nutrimento, e lo sono ancora, e spero che continueranno ad esserlo sempre perchè le adoro.
La stessa cosa che vedi ogni giorno e che hai sempre visto, un giorno... dopo che è cambiato qualcosa dentro di te, la vedi in un modo nuovo, diverso, e ti accorgi che prima non l'avevi mai guardata veramente.
Da questa convinzione, che è stata la mia più forte scoperta nell'ultimo periodo, ho progettato un lavoro che approfondisce concettualmente l'occhio, per ora ho solo dei bozzetti, disegni, idee, ma quando torno spero di dargli vita.
Ho capito anche il colore ha una vita dentro, lo avevo sempre saputo,da quando presi per la prima volta un pennello in mano, ma mai come ora ne ho sentito la gioia, la freschezza, la intensità che mi fa letteralmente ubriacare di piacere.
I miei occhi hanno visto tantissimo... ma c'è ancora cosi tanto da vedere , e da fare, e da respirare.
Domani andrò in Puglia, ho messo in valigia anche dei blocchetti da disegno e delle matite, non vedo l'ora di essere al sud, sentirne l'odore e vederne il colore, le abitudini, il folklore.
Spero anche però di spegnere il mio cervellino e rilassarmi soltanto, essere immersa nella natura e farmi toccare dal sole, quel sole e quella luce che amo tanto e che sono così importanti per me... e poi...soprattutto ...il mareeeeeeeeeeee, che chi mi conosce lo sa, è tra le cose che amo di più al mondo, insieme alla  bellezza della semplicità.

un bacio grande e un abbraccio ancora piu grande ai tesori della mia vita, anche se saranno due settimane soltanto so che mi mancheranno.

nina.

martedì 19 luglio 2011

BEN VAUTIER alla galleria MaraCoccia.

Ben Vautier
acrilico su tela
160x200
1993


Questa mattina mi sono lasciata affascinare dalle parole di Ben Vautier, di cui non bisogna fidarsi troppo: scritte dalla calligrafia infantile che contrastano con messaggi forti e talvolta sconvolgenti ,e per la loro provocatorietà, e per la loro semplicità, talvolta ingannevole.
Le parole di Ben Vautier, grande esponente del movimento Fluxus, le ho interpretate come una riflessione sull'ambiguità delle parole, su come il linguaggio possa creare il mondo in cui viviamo, convinzioni, credenze, pensieri complessi su argomenti come l'arte, la conoscenza, la libertà, ma anche più banali o addirittura brutali.
Lì, di fronte a noi, sulle tele di Ben Vautier, sono scritte proprio quelle parole, spogliate, esorcizzate, da tutti i significati che noi attribuiamo loro ogni giorno.





domenica 17 luglio 2011

pomeriggio di ostia lido

luglio 2011





il vento muove a modo suo
l'estate che comincia
il cielo che sembra così uniforme
quasi finto
e invece,
infiniti colori.

sabato 16 luglio 2011

ecco come è iniziata la mia estate

L'estate che veniva con le nuvole rigonfie di speranza
nuovi amori da piazzare sotto il sole
il sole che bruciava lunghe spiagge di silicio
e tu crescevi, crescevi sempre più bella
fiorivi sfiorivano le viole
e il sole batteva su di me
e tu prendevi la mia mano
mentre io aspettavo
i passi delle onde che danzavano sul mare a piedi nudi
come un sogno di follie venduto all'asta
la notte quella notte cominciava un po' perversa
e mi offriva tre occasioni per amarti e tu
fiorivi sfiorivano le viole
e il sole batteva su di me
e tu prendevi la mia mano
mentre io aspettavo
il sole che bruciava bruciava bruciava bruciava
e tu crescevi crescevi
crescevi più bella più bella
fiorivi sfiorivano le viole
e il sole batteva su di me
e tu prendevi la mia mano
mentre io aspettavo te mentre io oh ye aspettavo te
si lavora e si produce si amministra lo stato
il comune si promette e si mantiene a volte
mentre io oh ye aspettavo te
il marchese La Fayette ritorna dall'America
importando la rivoluzione e un cappello nuovo
mentre io oh ye aspettavo te
ancora penso alle mie donne quelle passate
e le presenti le ricordo appena
mentre io oh ye aspettavo te
Otto von Bismarck-Shonhausen per l'unità germanica
si annette mezza Europa
mentre io aspettavo te
Michele Novaro incontra Mameli e insieme scrivono un pezzo
tuttora in voga mentre io oh ye aspettavo

sabato 18 giugno 2011

il sole

Giuseppe Pellizza Da Volpedo
Il Sole.



La visione di questo quadro dal vivo produce un effetto spiazzante su di me ogni volta che lo vedo
Mi sembra di essere toccata dalla luce di questo sole, che sembra un messaggio universale, di speranza,di riscatto, di gioia,di calore, di libertà.

Questo pittore deve aver catturato il sole in qualche maniera, e poi lo avrà magicamente trasferito sulla sua tela, ne sono convinta.



sabato 11 giugno 2011

while nothing happens







OPERA DI ERNESTO NETO
WHILE NOTHING HAPPENS
 ci siamo addentrate
in questo fiore
se così si può chiamare, (perchè a noi è sembrato molto molto di più), in uno dei nostri pomeriggi insieme passati ad esplorare il mondo da noi amato con ogni particella dei nostri corpi e delle nostre menti: l'arte contemporanea.
Come sempre, ci ha regalato sorprese ... così... come l'ordine di queste foto, ordinate per gradi di stupore... non siamo partite dal di fuori... per poi andare dentro.
Noi siamo volute entrarci subito... siamo entrate in questo fiore, che a noi si è offerto dolcemente, profumato di natura, di magia, di sogno... ci siamo sdraiate per terra a testa in su a vedere cosa si provava a stare nel cuore di un fiore appeso ad un soffitto ... e sentirci piccole come un insetto.
Che meravigliosa sensazione, sentirsi piccole ... l'odore era così forte che sembrava di stare in un grandissimo prato pieno di piante e fiori profumati.
Magia.
Magia pura... così... con gli occhi di un bambino, noi guardiamo l'arte contemporanea, noi abbiamo guardato , vissuto questa opera bellissima, piano piano... fino ad accorgersi di quanto veramente fosse bella nel suo insieme, di quanto fosse perfetta.
Baudelaire aveva ragione...